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Relazioni sociali e tempo libero

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Supportiamo strutture di tipo sanitario e socio-sanitario sanitario nell’organizzazione delle attività ricreative e di relazione.
Proponiamo interventi pensati per i centri di socializzazione e per le strutture semiresidenziali che garantiscano non solo prestazioni di tipo socio-assistenziale e sanitario, ma anche attività volte al miglioramento delle competenze relazionali e sociali dell'utente.

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Relazioni sociali e tempo libero

Gli interventi nell’area delle relazioni sociali e del tempo libero sono pensati per i centri di socializzazione e per le strutture semiresidenziali che garantiscano non solo prestazioni di tipo socio-assistenziale e sanitario, ma anche attività ricreative e di socializzazione. 

C.I.S. è in grado di fornire supporto alle strutture in due ambiti di intervento: il primo è incentrato sugli aspetti clinici relativi alla costruzione di contesti rinforzati per l’inclusione, il secondo è incentrato sullo sviluppo di strumenti tecnologici volti a supportare l’organizzazione e la gestione dei pazienti psichiatrici e la loro rete all’interno dei dati contesti.

Qual è l’obiettivo di C.I.S. in quest’area d’intervento?

In questo ambito di vita del paziente psichiatrico, C.I.S. si focalizza nello sviluppo di soluzioni assistive con la funzione di supporto a pazienti psichiatrici nella relazione con gli altri. Lo sviluppo di soluzioni assistive, coadiuvate dall’utilizzo di ausili tecnologici, avviene attraverso un approccio innovativo che tiene conto del rispetto delle caratteristiche, del ruolo e della privacy di tutti i soggetti coinvolti, rendendo meno difficoltose e più sicure le attività possibili all’interno del centro, e facilitandone organizzazione e gestione. 

In particolare, per quest’area C.I.S. ha sviluppato una piattaforma digitale di comunicazione e monitoraggio, ideata per facilitare la comunicazione all’interno della rete di supporto al paziente psichiatrico e per aumentare l’efficienza nell’organizzazione delle attività e della cura del medesimo. 

Il modello di piattaforma sviluppato è adattabile a diverse tipologie di gruppi di lavoro, che devono gestire diversi ruoli e livelli di pianificazione e organizzazione.

Contesto di sperimentazione

Il Centro Diurno Psichiatrico FuoriPorta è nato con l’obiettivo di trasformare la tipologia di struttura, normalmente piuttosto chiusa e protetta, in un contenitore di attività e di persone, aperto alla partecipazione di soggetti individuali e collettivi portatori di contenuti compatibili con gli obiettivi della Fondazione La Città del Sole – Onlus, Ente gestore.

Una struttura che va a perdere, già dalla sua origine, la sua connotazione di struttura sanitaria per divenire una struttura socio-sanitaria e socio-culturale, un laboratorio per la città di Perugia in pieno Centro storico. La struttura, che ospita 12 pazienti psichiatrici in carico ai CSM del territorio, accoglie e organizza al suo interno una serie attività di prossimità e inclusione rivolte alla comunità che la ospita, tra le quali un progetto radiofonico in collaborazione con la radio dell’Università di Perugia, laboratori creativi e di partecipazioni agli eventi della città e un Festival internazionale di Cinema del Reale, il PerSo – Perugia Social Film Festival.

Il passo immediatamente successivo all’apertura del CDP è stato quello di individuare la giusta modalità di far vivere la struttura a tempo pieno, travalicando i consueti orari di apertura (dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00). Questo ha portato lo staff a intraprendere un percorso di start up di impresa sociale, con l’intento di dar vita a un’attività collaterale che andasse ad affrontare uno dei bisogni più importanti per i pazienti psichiatrici, quello di trovare lavoro, bisogno a cui quasi mai viene data risposta. E così, nello stesso immobile che ospita il CDP FuoriPorta è stato inaugurato Numero Zero, il primo ristorante inclusivo dell’Umbria, gestito dall’Associazione